"Collateral Maris Festival lancia la sua seconda CfA con l’intento di sostenere e promuovere nuove ed originali visioni artistiche. La Call vuole essere occasione di ulteriore confronto e dialogo sul tema del festival e comprende 2 categorie: Pittura/Disegno e Fotografia. La partecipazione è aperta a tutti:professionisti, appassionati, autodidatti di qualsiasi nazionalità e senza limiti di età. La partecipazione è gratuita. Trovate tutte le indicazioni per la partecipazione nel bando completo. Le foto verranno presentate alla giuria e successivamente esposte nella mostra dedicata al museo archeologico "Petrone" durante la V edizione del Festival.Tra le opere selezionate al termine della mostra verrà individuato un vincitore a cui sarà assegnato un premio in denaro di trecento euro."
Under the weather è un viaggio costituito da visioni immaginarie. Untitled #1 afferisce ad una dimensione di realtà, come se fosse una cartolina dal passato, che sancisce l’inizio delle divagazioni, un’immersione nel metafisico o una caduta nel sogno. Le fotografie che seguono, invece, sono messe in scena del mentale, di visioni immaginate e poi rese visibili. Si gioca sull’ambiguità della narrazione: lo spetatore è invitato a chiedersi cosa sia successo prima e dopo ogni momento sospeso.
Delle connessioni tra le fotografie sono alluse tramite elementi ricorrenti, generando la sensazione che ci sia un filo rosso lungo tuto il lavoro. Lo sguardo però non trova risposte poiché ogni immagine fa capo ad una storia a sé, ma nessuna di esse ha uno svolgimento. Luoghi si alternano ad autoscati e tute le immagini sono ambientate durante il crepuscolo, l’ora blu, la quale suscita un’atmosfera onirica e misteriosa, di sospensione. Il titolo è un’ espressione idiomatica inglese di origine marinaresca che viene utilizzato oggi per indicare l’inizio di un malessere. Qui indica “l’ammalarsi” nel lasciarsi troppo andare in speculazioni mentali ma crea anche un gioco di parole con l’”under the water” di Untitled #1.
Questo elaborato non è il frutto di un tentativo di risposta alle cose dell’Altro mondo sole con se stesse, ma senza di loro. Questo elaborato è qualcosa che già c’era e che torna a vedere la luce di fronte a qualcuno che finalmente lo ha guardato e riconosciuto.
Da una parte un estratto di una storia apparentemente banale e dall’altra una foto scattata quasi per caso. Un connubio di momenti che si rincorrono: una stessa foto, ripetuta e ritagliata, al cui interno è intrappolato tutto. Si attua così una curiosa corrispondenza tra testo narrato e fotografia: in entrambe le parti sono intrappolate persone sole, persone nei cui occhi traspaiono le cose dell’Altro mondo.
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